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Tado in Home Assistant: gestire il riscaldamento

In questo articolo scopriamo il sistema di riscaldamento Tado in Home Assistant, prima capendo come funziona e come si configura il sistema Tado per poi integrarlo in Home Assistant e infine qualche idea e spunto di utilizzo.

Con Tado avremo un sistema di riscaldamento affidabile e sicuro ,che funziona in autonomia. Tramite Home Assistant sarà però possibile fruire dei sensori, interrogare lo stato e impostare manualmente quasi tutti i parametri di funzionamento.

Ma perchè parlarne a fine Aprile, quando la stagione fredda è terminata? Perchè essendo al termine della stagione in cui normalmente le persone pensano ad ottimizzare il riscaldamento… è un ottimo periodo per acquistare proprio questo tipo di prodotti, in quanto si trovano ottime offerte per farsi un sistema senza compromessi ad una frazione del prezzo!

Se ti interessa l’ipotesi di integrare Tado in Home Assistant spero di toglierti qualche dubbio sul funzionamento di questo sistema che uso da anni per casa mia e quindi conosco molto bene.

Caldaia, termosifoni, riscaldamento a pavimento. Posso usare Tado?

Il sistema Tado è utilizzabile in molte differenti situazioni. Esempi di situazioni gestibili con Tado sono:

  • appartamento con termovalvole ai termosifoni, con eventuale termostati a parete aggiuntivi
  • casa indipendente con caldaia comandata da termostato
  • casa indipendente con caldaia comandata da termostato e termovalvole ai termosifoni che rendono indipendenti le stanze
  • teleriscaldamento
  • riscaldamento a pavimento

Ti consiglio comunque di visitare la pagina specifica relativa alle compatibilità con le caldaie più diffuse ed ai tipi di installazione.

Hardware

Vediamo ora quali sono i dispositivi che compongono il sistema Tado:

Per ogni prodotto ti indicherò il prezzo di listino e l’offerta Amazon così che tu possa valutare se lo sconto del momento sia interessante oppure no e quindi procedere all’acquisto.
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Bridge di rete

Bridge

Alimentato con alimentatore micro USB a 5V, si collega con cavo ethernet al router o ad uno switch connesso ad internet e comunica con il cloud di Tado e con gli altri dispositivi per mezzo della tecnologia LoRaWan a 868 MHz, in grado di passare due solette e diversi muri divisori. Non esistono ripetitori di segnale quindi ogni dispositivo dovrà comunicare con questo. Casa mia è disposta su 3 piani ed ho installato il bridge nel piano di mezzo, senza alcun problema di raggiungibilità dei dispositivi anche all’estremità della casa.

Questo dispositivo è obbligatorio ed è parte integrante del sistema. Non è acquistabile singolarmente ma forma quel che chiamano i Kit di base, di cui se ne dovrà acquistare uno ed eventuali altri dispositivi aggiuntivi.

Termostato intelligente

Accessorio – Termostato Intelligente Cablato

Se sei termoautonomo questo è tendenzialmente il primo componente che installerai. E’ il corrispondente smart del classico termostato a parete. Funziona a batterie (3xAAA) che durano mediamente un anno o anche più ed ha una morsettiera sulla parte posteriore con i contatti on/off fino a 230V (normalmente aperto e normalmente chiuso) e l’uscita per le caldaie con comando digitale (verifica la compatibilità).

C’è un solo tasto fisico (in basso a destra), premendolo appare la temperatura corrente per qualche secondo e poi quella impostata oltre ai due soft touch con le frecce su e giù che normalmente non si vedono (la plastica è opaca). Premendo le frecce è possibile impostare una temperatura manuale al di fuori della programmazione.

E’ possibile installarne più di uno ma se devono accendere la stessa caldaia ci sarà bisogno dell’extender.
Ricorda che devi acquistare un kit di base di qualunque tipo, oltre agli eventuali prodotti singoli.

Offerte

Kit di base termostato cablato
Prezzo listino: 219,99€

Kit di base termostato wireless
Prezzo listino: 269,99€

Termostato cablato aggiuntivo
Prezzo listino: 129,99€

Testa termostatica intelligente

Questo componente si utilizza sui termosifoni, con o senza il termostato di cui sopra. Per poter montare questo componente la valvola del calorifero deve essere termostatizzabile, ovvero non deve essere quella a rubinetto usata fino a qualche anno fa ma un modello con pistoncino, predisposta appunto per poter essere movimentata da una valvola termostatica.

Nella confezione sono presenti diverse ghiere per adattarsi alle valvole dei diversi produttori più diffusi. (io ho montato le Giacomini, acquistate da Leroy Merlin e montate in autonomia, è necessario svuotare l’impianto)

Ognuno di questi dispositivi integra un sensore di temperatura e uno di umidità, la ghiera esterna ruota, mostrando sulla plastica il display che si vede nell’immagine con cui è possibile impostare una temporanea temperatura manuale alla stanza.

Offerte

Kit di base
Prezzo listino: 129,99€

Testa aggiuntiva
Prezzo listino: 79,99€

Due teste aggiuntive
Prezzo listino: 149,99€

Quattro teste aggiuntive
Prezzo listino: 279,99€

Accessori

Accessorio – Sensore di Temperatura Wireless
Sensore di temperatura wireless
Accessorio – Radioricevitore
Radioricevitore
Supporto da tavolo
Supporto da tavolo

Il sensore di temperatura wireless è utile per spostre la rilevazione della temperatura di una stanza importante (in cui non sia già presente il termostato intelligente) così da non rilevarla vicino al termosifone, rendendo più preciso il valore. Inoltre ha la stessa interfaccia del termostato intelligente con cui sarà possibile vedere la temperatura corrente ed impostare una temperatura manuale alla stanza.

Il radioricevitore serve per collegare un sensore di temperatura wireless ad una caldaia non cablata fino al termostato, dividendo in due i compiti del termostato intelligente (comandi caldaia e pannello comandi con sensore temperatura). Normalmente acquistato nel kit di base termostato wireless.

Il supporto da tavolo è utile se non si vuole fissare il termostato o il sensore di temperatura wireless a muro.

Offerte

Sensore di temperatura wireless
Prezzo listino: 79,99€

Radioricevitore
Prezzo listino: 99,99€

Supporto da tavolo
Prezzo listino: 24,99€

Kit di prodotti per risparmiare

Esistono vari kit di prodotti diversi, oltre agli articoli esposti sopra, che permettono di risparmiare sull’acquisto di combinazioni di prodotti, ti consiglio di prendere in considerazione la combinazione più adatta a te per spendere un po’ meno.

Kit di base termostato cablato + due teste termostatiche intelligenti
Prezzo listino: 349,99€

Kit di base termostato cablato + una testa termostatica intelligente
Prezzo listino: 279,98€

Come funziona il sistema Tado

Quando arriverai a casa con Tado la prima cosa da fare sarà installare l’app sui dispositivi (disponibile per Android, iOS e Windows 10) sia quelli che vuoi usare per controllare il riscaldamento (tablet, PC) sia quelli che userai per la geolocalizzazione delle persone che vivono in casa (tipicamente gli smarphone personali). Ogni dispositivo può essere impostato per utilizzare la geolocalizzazione oppure no.

Al primo avvio l’app chiederà di creare l’account sul loro cloud e di creare la casa con i relativi dati di geolocalizzazione.

Poi inizierai ad installare ogni dispositivo Tado seguendo le istruzioni che ti fornirà l’app (è fatta molto bene, può riuscirci un bambino…)

Se vuoi gestire ambienti diversi ognuno con una programmazione potenzialmente diversa dovrai creare le stanze in cui vuoi suddividere la tua casa. Per ogni stanza assocerai quali dispositivi Tado ne fa parte. Ad esempio una stanza delle mie raggruppa il termostato intelligente e due termovalvole. In casi come questo in cui ci sono più dispositivi in una sola stanza si sceglie quale di questi sarà il master della temperatura, ovvero a quale dispositivo affidare la rilevazione della temperatura che sarà considerata “della stanza”. Ovviamente tra termovalvole e termostato la scelta è facile: il termostato, in quanto la temperatura rilevata dalle valvole è meno precisa in quanto falsata dal calore del termosifone.

Se sei termoautonomo e vuoi montare termostato e termovalvole ricorda che le termovalvole ti servono anche nell’ambiente dove hai il termostato. Altrimenti se Tado avese bisogno di scaldare un altro ambiente ma non quello dove c’è il termostato non avrebbe modo di farlo, quella zona si prenderebbe il calore ogni volta che un’altra stanza attivasse la caldaia.

Per ogni stanza puoi impostare la programmazione settimanale, inserendo per ogni giorno della settimana quante fasce orarie desideri, precise al minuto. Tado si adatterà automaticamente col tempo alle caratteristiche specifiche ed uniche di casa tua imparando a conoscerne i tempi di reazione. In tal modo, sfruttando la sua conoscenza del meteo e dell’irraggiamento solare, regolerà il riscaldamento in modo ottimale, con la relativa opzione attivata può far trovare la temperatura desiderata all’inizio della fascia oraria calcolando autonomamente quando partire per ottenere il risultato (al contrario di un termostato manuale). Ad esempio a te interessa avere il bagno caldo alle 7.10? Bene, lui penserà a quando partire affinché tu possa entrare nel bagno caldo in tale orario e sarà un’orario diverso per ogni giorno dell’anno.

La geolocalizzazione

Una delle funzioni più interessanti di Tado è quella di regolare automaticamente la temperatura in funzione della presenza a casa o meno dei proprietari. Queste informazioni vengono acquisite dalla geolocalizzazione degli smartphone con l’app, che effettua geofencing in background (senza consumare eccessiva batteria).

In questo modo all’uscita dell’ultimo da casa la temperatura scenderà e al ritorno del primo a casa la temperatura tornerà a quella programmata. Di quanto scenderà la temperatura? Lo calcola automaticamente in funzione dei parametri di casa e della temperatura esterna. Ed anche in funzione della lontananza da casa. Se ad esempio i componenti della famiglia si trovano a 400 Km di distanza la temperatura sarà parecchio bassa perchè il sistema sa che per rientrare ci vorrà del tempo. Durante il ritorno la temperatura aumenterà gradualmente così da dar tempo alla casa di scaldarsi fino a raggiungere la temperatura programmata all’avvicinarsi a casa.

La cattiva notizia è che Tado ha deciso, da un paio di anni, di far pagare questo servizio in abbonamento (chiamato Auto Assist) senza il quale all’uscita dell’ultimo e all’arrivo del primo avverrà una notifica sullo smartphone che propone il cambio di stato (casa / non a casa), mentre con l’abbonamento questo avviene in automatico.

Il prezzo di tale abbonamento è di 2,99€ al mese oppure 24,99€ se pagato in soluzione unica annuale.

E’ vero che con Home Assistant potremo settare lo stato di a casa / non a casa ma a mio parere questa funzione è il cuore pulsante di tutto il sistema che val la pena avere. Ti dimenticherai infatti del riscaldamento, avverrà tutto in automatico come ti aspetti risparmiando il più possibile sulla bolletta.

Qualche screenshot dell’app Tado

Riporto di seguito qualche screenshot che più di mille descrizioni possono dare l’idea delle funzionalità del sistema Tado. Tieni in considerazione che l’app esiste per dispositivi Android, iOS, Windows 10 ed esiste una comoda web app che si accede da my.tado.com

App Tado: home screen
App Tado: stanze e dispositivi
App Tado: persone e dispositivi
App Tado: temperatura stanza
App Tado: configurazione stanza
App Tado: care & protect
App Tado: programmazione intelligente
App Tado: impostazioni avvio anticipato
App Tado: testa termostatica intelligente
Grafico temperatura di un giorno in una stanza Tado
Grafico interattivo di un giorno / una stanza che mostra con il colore il grado di riscaldamento, il meteo e, con il colore sottostante, la modalità (a casa / fuori casa / manuale / automatico). Mostrata anche l’umidità (linea azzurra).

L’integrazione Tado in Home Assistant

Tado ha l’integrazione ufficiale nel core di Home Assistant. Sarà pertanto semplicissima da aggiungere. L’unico neo è che è una integrazione basata sul cloud ma essendo Tado un sistema autonomo (che funziona anche senza connessione, relativamente alla programmazione) la questione è meno critica in quanto non dipendiamo da essa per far partire il riscaldamento, ad esempio.

Per aggiungere l’integrazione andiamo in Impostazioni -> Integrazioni e clicchiamo il tasto + AGGIUNGI INTEGRAZIONE. Nella finestra di dialogo scegliamo l’integrazione Tado.

Tado in Home Assistant: ricerca dell'integrazione

A questo punto ci verranno richiesti i dati di accesso del nostro account Tado, precedentemente creato durante la configurazione delle app.

Tado in Home Assistant: Login all'aggiunta dell'integrazione

Una volta inseriti i dati verranno rilevati tutti i dispositivi configurati nel nostro account sul cloud Tado permettendoci di collocarli tutti nella relativa stanza.

Il nome dei dispositivi è il numero seriale. Ti consiglio di tenere a portata di mano l’app Tado per assegnare le zone giuste in quanto nella sezione Impostazioni -> Stanze e dispositivi è presente l’elenco che riporta anche i numeri di serie.
Tado in Home Assistant: dispositivi trovati dal cloud Tado

In tale schermata ogni dispositivo è un termostato, una termovalvola, un termostato aggiuntivo o il bridge. Verrà creato inoltre un dispositivo per ogni stanza configurata.

Per i dispositivi fisici troveremo un’entità che ci dice se il collegamento LoRaWan è stabilito e funzionante con quel dispositivo e, per i dispositivi a batteria, lo stato della batteria come stato binario (carica, da sostituire). Lo stato di batteria scarica permette generalmente circa una settimana di ulteriore utilizzo e viene segnalata anche dall’app e via mail.

Tado in Home Assistant: entità presenti in un dispositivo
I nomi dei dispositivi e delle entità è personalizzabile a piacimento mantenendo correttamente l’associazione con i dispositivi.

Per le stanze, invece, avremo a disposizione parecchie informazioni in più a partire da un’entità di tipo climate.

Tado in Home Assistant: entità presenti in una stanza

Tado in Home Assistant: idee e spunti

Finestre aperte

Come è possibile vedere dall’ultimo screenshot di una stanza con Tado in Home Assistant, un’entità ci avvisa della finestra aperta. Questa è una funzione del sistema di base che permette di rilevare un calo di temperatura brusco, rilevato dal sistema come “è stata aperta la finestra della stanza“, quando si fa prendere aria alla stanza di mattina, per esempio. In tale occasione Tado spegne il riscaldamento per un tempo predefinito impostabile (questo perchè non sa quando chiudiamo la finestra).

Ma se abbiamo sensori sulle finestre, come ad esempio gli Aqara Door & Window (integrabili tramite Zigbee, vedi i relativi articoli a partire da questo) possiamo far di meglio.
Possiamo infatti disattivare tale funzione da Tado e gestire gli eventi di finestre aperte per spegnere il riscaldamento della stanza fintanto che la finestra rimane aperta. Alla chiusura di tutte le finestre ripristineremo poi la programmazione impostata in Tado.

Questa soluzione ci permette anche di avvisare dopo un certo tempo di apertura tramite Alexa e/o app (vedi il mio script Multinotify).
Questo argomento potrebbe essere oggetto di un articolo specifico in futuro condividendo i miei package creati proprio con questo scopo.

Raffrescamento con condizionatori d’estate

Tra le informazioni fornite da ogni stanza vediamo anche temperatura e umidità, piuttosto precise. Personalmente uso queste entità per tracciare il grafico di temperatura ed umidità di tutte le stanze di casa e d’estate per gestire l’automazione dei condizionatori per il raffrescamento automatico.

Figli a casa con nonni o babysitter con temperatura giusta

Un altro utilizzo che personalmente faccio dell’integrazione è la regolazione manuale della temperatura quando le mie figlie sono a casa con la nonna. Essendo che la nonna non ha l’app Tado sul telefono (per ovvi motivi) per il sistema quando io e mia moglie usciamo la casa risulterebbe “vuota”, abbassando così la temperatura. Per ovviare ho realizzato una serie di automazioni che in questo caso, se presente un dispositivo di un familiare rilevato con device_tracker Fritz (ma si può usare anche nmap) collegato al mio wifi, imposto la temperatura delle stanze che servono sui valori desiderati. Al rientro del primo tra me e mia moglie a casa, in seguito, ripristino la programmazione normale.

Ambienti usati poco frequentemente, riscaldati in modo intelligente

Ultimo spunto: la stanza del PC. Per me è la mansarda, luogo difficilmente frequentato se non per stare al PC (come ora…), di conseguenza tengo la temperatura più bassa per evitare una dispersione di calore inutile. Rilevo però, sempre tramite device_tracker, l’accensione del PC e imposto la temperatura della mansarda su valori più consoni alla sopravvivenza umana per poi tornare ai valori bassi della programmazione allo spegnersi del PC.

Alcuni utenti sono tentati dall’impostare automaticamente l’offset della temperatura delle termovavole leggendo la temperatura reale da un altro sensore di temperatura (come gli Aqara Temperature & Humidity). In questo modo pensano di avere una rilevazione più precisa della temperatura senza acquistare i termostati aggiuntivi. Personalmente sconsiglio questo approccio in quanto Tado ha un certo tempo di reazione per recepire gli offset risultando in continui ritocchi di tale valore e di una cattiva gestione della temperatura. Molto meglio acquistare i termostati aggiuntivi dove è importante (stanze grandi o dove la temperatura precisa è un must).

Tado in Home Assistant: conclusione

Utilizzo il sistema Tado dall’esordio sul mercato, avendo sostituito prima il solo termostato per poi acquistare l’anno seguente tutte le valvole dei caloriferi e ho sempre trovato questo sistema davvero efficiente, semplice e ben funzionante.

Un sistema ottimamente funzionante

Una delle preoccupazioni che ho avuto, infatti, era che il sistema fosse funzionante senza intoppi in quanto un problema significherebbe stare al freddo e con una famiglia con bambini non è esattamente l’ideale. Devo però annotare che negli anni non ho mai avuto davvero alcun problema. Non ho dovuto mai resettare alcunché e gli aggiornamenti automatici di firmware sono tutti avvenuti senza che mi accorgessi di nulla. Anche il cloud fornito da Tado è davvero stabile e ben funzionante. Ogni minimo problema viene segnalato tempestivamente e risolto in tempi davvero rapidi, che si tratti di un giorno in settimana o di una notte nel weekend…

Ma quanto si risparmia?

Per quanto riguarda il risparmio atteso da un sistema del genere è difficile fare una stima e molto dipende dalla situazione di partenza. Casa mia, ad esempio, essendo in classe G, con ambienti aperti su 3 piani e senza divisioni in zone è chiaramente un punto di partenza perfetto per trarre tutti i vantaggi da un simile sistema che mi ha permesso di diminuire notevolmente il consumo di gas e recuperare l’investimento nell’arco di due anni (forse anche meno…) Ma per ognuno la situazione può essere diversa, lascio a voi le valutazioni del caso.

Ultime considerazioni

L’integrazione di Tado in Home Assistant è ottimamente funzionante anche se essendo cloud polling non ha aggiornamenti velocissimi, limitando Tado il numero di richieste su base temporale che è possibile effettuare. Però, nonostante io preferisca le integrazioni locali, devo dire che si è sempre comportata davvero bene.

E’ possibile, per chi è in possesso del Bridge v3, utilizzare anche, oltre all’integrazione ufficiale, l’integrazione HomeKit controller, con la quale è possibile comandare il sistema in locale. Non è possibile controllare tutti i parametri ma i principali si. Non ho mai testato tale soluzione in quanto il mio è un Bridge v2 che non permette tale integrazione ma la riporto per onore di cronaca.

In definitiva non posso che consigliare caldamente l’acquisto di questo sistema. E anche tu ti dimenticherai come me di avere un termostato o un sistema di riscaldamento da regolare, avverrà tutto in automatico nel migliore dei modi.

Henrik Sozzi

Sono un analista programmatore per lavoro e per passione. Amo la domotica, la stampa 3D e la tecnologia in generale. Mastodon: @pixel

Questo articolo ha 38 commenti

  1. Luigi

    Un peccato che la “modulazione virtuale” (per chui commuta daon/off secondo un algoritmo) non si possa escludere o evitare di attivare come sul netatmo. Così risult incompatibile con termostufe a legno o pellet (il mio caso).

    1. Henrik Sozzi

      Hm interessante. Fammi capire meglio cosa intenderesti ottenere…

  2. Luigi

    Ho letto su alcuni forum (tipo tado.vanillacommunities.com), di utenti che lamentano che all’avvicinarsi della temperatura impostata il termostato incomincia ad alternate funzionamento ON per alcuni minuti poi OFF per altri minuti. Un simile comportamento mal si addice con una stufa a biomassa (e forse non fa bene nemmeno ad una caldaia a gas modulante ma comandabil solo tramite contatto pulito e non opentherm). L’assistenza Tado esponendogli come è configurato il mio impianto (tre zone, due generatori, ecc.) mi ha risposto soltanto con un laconico:
    “Ci dispiace informarla che tado° al momento non è compatibile con il suo impianto di riscaldamento.

    Stiamo lavorando ininterrottamente al fine di potenziare la compatibilità di tado° con i diversi sistemi di riscaldamento, ma al momento non possiamo purtroppo fornirle una data esatta in cui il suo sistema sarà compatibile.”.

    1. Henrik Sozzi

      Dipende da quanto ha da scaldare. Normale che moduli se ha poco da scalare. Direi che con la biomassa no, non lo userei nemmeno io finché non mettono una opzione specifica. Ma col gas è una meraviglia.

  3. Lorenzo

    Complimenti per l’ottima guida. Una domanda, avendo già un termostato (di altro tipo) connesso e integrato in HA potrei limitarmi a prendere ad esempio una valvola con kit di base per avere il bridge e le altre quattro che se ho ben capito vengono vendute senza quest’ultimo?
    Grazzie

    1. Henrik Sozzi

      Grazie! No, ti sconsiglio il setup che hai in mente. Devi avere anche il termostato Tado che viene gestito dal sistema come un tutt’uno. Ti faccio un esempio: fa caldo, tutte le termovalvole sono chiuse. Una stanza si raffredda (ma non quella dove hai il termostato): la valvola si apre. Se hai un termostato Tado ti fa partire la caldaia per soddisfare l’esigenza di quella stanza. Se hai il tuo termostato…? No.
      Poi magari facendo accrocchi e integrazioni riesci a fare automazioni da Home Assistant per far partire il termostato ma sarebbe tutt’altro che ottimale. Sostituisci piuttosto il termostato e ne sarai contento 🙂

  4. giacomo farulla

    Si puo fare la programmazione giornaliera da Home Assistant?

    1. Henrik Sozzi

      Ciao, no, non si può. Puoi impostare una temperatura manuale al di fuori della schedulazione ma modificare la schedulazione no. A meno che te la gestisci con temperature impostate manualmente da Home Assistant ai vari orari ma butteresti via tutta quella parte di Tado che fa, ad esempio, l’avvio anticipato per arrivare in temperatura all’orario impostato…

  5. Davide

    Ciao Henrik, bella guida e molto dettagliata complimenti. Però mi sorge un dubbio. Io nel mio appartamento ho il riscaldamento a pavimento, ma le valvole sono tutte centralizzate in un’unica botola in corridoio. Se io dovessi installare le valvole Tado, come possono misurare la temperatura delle varie stanze se fisicamente non ti trovano in queste stanze?
    Spero di essermi spiegato.
    Grazie

  6. daniele

    Ciao Henrik complimenti per le varie spiegazioni. ti spiego la mia situazione. e magari puoi darmi un consiglio. io ho un termostato tado cablato che comanda la caldaio in un disimpegno, poi 2 stanze (camera e soggiorno) con 3 valvole termostatiche tado … rispettivamente 1 in camera e 2 in soggiorno. Ora vorrei mettere per le due stanze, un sensore di temperatura wireless tado per stanza, secondo te va bene come idea? in modo da mediare le temperature verso il centro di ogni rispettiva stanza. Altra domanda, come impostoil regolatore di zona? attualmente è il termostato cablato per tutte le stanza, o meglio impostare per ogni stanza il suo sensore di temperatura? grazie per l’attenzione. Ciao Daniele

    1. Henrik Sozzi

      Ciao Daniele, grazie per i complimenti 🙂
      Si, anche io l’ho fatto. Secondo me ha senso per le stanze grandi e/o dove permani per diverso tempo “senza una coperta addosso” 😀 Quindi soggiorno/cucina o studio. E infatti io soggiorno/cucina (ambiente unico con due termosifoni giganti) uso il termostato stesso come sorgente temperatura mentre in mansarda (dove ho il pc) ho preso un termometro aggiuntivo di Tado.
      Non pensare di mettere un sensore diverso tipo un Aqara e poi tramite Home Assistant continuare a modificare l’offset della valvola sorgente della temperatura (come fanno alcuni) perchè stupri gli algoritmi di Tado così e finisci le batterie molto prima.
      Ad ogni modo con una sonda lontana dai termosifoni e vicina idealmente a dove stanno di solito le persone hai una regolazione molto migliore della temperatura.
      Per ogni stanza nell’app Tado selezioni qual’è la sorgente della rilevazione temperatura. Avendo un termometro aggiuntivo basterà selezionare quello per la stanza e il gioco è fatto.

      1. Daniele

        Quindi il cablato tado connesso direttamente alla caldaia faccio come se non ci fosse, di default mi mette come “rilevatore di temperatura” il sensore e come regolatore di zona il “termostato cablato”, tu mi stai dicendo di mettere in “selezione del regolatore di zona” la spunta su “nessun regolatatore di zona (indipendente)” o lasciare quello di default? Grazie

        1. Henrik Sozzi

          Non ho capito bene cosa intendi ma provo a sintetizzare quel che intendo:

          • Il tuo termostato cablato è in un’area dove non riscaldi, quindi in quell’area non ci sono valvole, nessuna configurazione differente
          • Nelle due stanze con le valvole aggiungi un termometro aggiuntivo wireless Tado per stanza. In tali stanze, in Tado, imposterai come “rilevatore di temperatura” non più una valvola ma il termometro aggiuntivo
          • L’impostazione “regolatore di zona” (che è nuova e la vedo adesso per la prima volta) determina quando una stanza chiede calore e le termovalvole si aprono se chiedere consenso ad un termostato cablato. Nella tua condizione in “regolatore di zona” deve sempre esserci il tuo termostato. Per intenderci lì metti zona indipendente solo se abiti in condominio con riscaldamento centralizzato (e quindi non hai un termostato che da il consenso alla caldaia)
          • Spero tu non abbia altre stanza senza termovalvole perchè si beccherebbero “quel che passa al convento” solo quando le stanze gestite richiedono calore… So che è costoso ma l’ideale è avere le termovalvole su tutti i termosifoni. Compresi quelli che eventualmente hai nel disimpegno dove hai il termostato cablato
          1. Daniele

            Ok, perfetto era proprio quello che intendevo ed è come ho impostato io. Ora ultimo dubbio che ho, se nella programmazione intelligente una sensore ti temperatura richiede calore, ma la fascia oraria non corrisponde con quella del termostato cablato, cosa succede? o ancora, se la temperatura del cablato viene soddisfatta prima di quelle dei sensori, come si comporta il sistema? Grazie

          2. Henrik Sozzi

            Se hai il termostato cablato in una stanza senza caloriferi la sua programmazione non fa assolutamente nulla (come la scalderebbe la stanza…?). In effetti non ha proprio senso avere una schedulazione in una stanza dove non hai caloriferi…
            Ad ogni modo il termostato cablato farà scattare il relè quando le altre stanze dove hai termosifoni con le termovalvole richiederanno calore. Esempio pratico. Tutto spento. Una stanza dove hai una termovalvola va sotto alla soglia di temperatura impostata (o vuole scaldare per cambio fascia oraria di temperatura) e si apre per far passare l’acqua calda. In quel momento la valvola comunica al termostato che ha bisogno di calore e il termostato attiva il relè per far partire la caldaia. E tiene accesa la caldaia finché ha termostati che chiedono calore, dopodiché la spegne.
            E’ un po’ semplificato perchè un po’ di ottimizzazioni, tipo che se una piccola stanza chiede calore da sola non fa partire la caldaia, aspetta che ci siano altre richieste per farle andare insieme, ma questo è un altro discorso.

  7. Daniele

    ah ok perfetto, quindi il cervello rimane sempre il cablato ma si attiva non solo perché lui è programmato per farlo ma anche su richiesta di una “stanza”. E per te , al bagno ha senso mettere una valvola termostatica? il tecnico mi ha detto di no per due motivi.
    Il primo per lasciare il termosifone del bagno come se fosse un bypass e non mandare in ebollizione , con conseguente errore, la caldaia.
    Il secondo perché secondo lui in bagno con il vapore la stanza va su di temperatura, e si correrebbe il rischio di avere un termosifone che dopo una doccia è spento.

    1. Lu'

      ciao ma come mai non viene pubblicato cio’ che scrivo?

      1. Henrik Sozzi

        Come ti dicevo nell’altro commento, perché i commenti vengono moderati prima di essere pubblicati 🙂

  8. Luigi

    ciao piacere e complimenti per la tua ottima spiegazione.
    io sono ancora agli inizi di tele prodotto e volevo capire alcune cose basilari prima di procedere all’acquisto.
    1) io ho un termostato collegato alla caldaia tramite bus, sono quei termostati che comandando anche molte funzioni di configurazione della caldaia, quindi non posso levarlo ma posso aggiungere un termostato che fa ad esempio da on e off, tramite un ingresso sulla scheda della caldaia, che attualmente e’ ponticellata. la domanda e’ il termostato tado ha un’uscita che posso collegare alla caldaia? o un modulo che poi ovviamente comunichera’ con il termostato?
    2) hai parlato di cloud, ma se mancasse la connessione? il tutto funzionerebbe in locale?

    grazie mille e scusa se mi sono dilungato

    1. Henrik Sozzi

      Ciao, grazie 🙂
      1) Tado è compatibile con OpenTherm/eBUS quindi se la caldaia comunica in quel modo dovrebbe essere possibile collegare direttamente il termostato di Tado. Se invece vuoi collegare il termostato con un contatto pulito allora si, certo. Il termostato ha un relè che espone il comune, il normalmente aperto e il normalmente chiuso con isolamento 230V proprio per essere sostituito ad un termostato classico con semplicità. Io lo uso proprio così, ho sostituito un termostato bTicino con programmazione settimanale con il termostato Tado. Per la comunicazione via bus non ho esperienza però, ti consiglio di sentire direttamente il supporto di Tado per avere certezze o comunque di partire dalla pagina di compatiblità.
      2) Si, purtroppo il neo di Tado è che l’intelligenza è sul cloud. Se andasse giù la connessione funzionerebbe solo la parte manuale agendo fisicamente sul termostato o le termovalvole per cambiare la temperatura di quel momento. Nemmeno la parte schedulata funziona in locale (per via del fatto che la partenza anticipata usa gli algoritmi avanzati sul cloud per decidere quanto prima iniziare a scaldare per arrivare in temperatura quando hai scelto tu). Purtroppo l’ho scoperto dopo averlo acquistato (ancora non conoscevo nemmeno Home Assistant, sono utente dei primi tempi…) però devo dire, ad onor del vero, che in anni di servizio non ho avuto mai mezzo problema da quel punto di vista.

  9. Lu'

    ciao mi sono reso conto adesso che non e’ stato pubblicata la mia domanda, non so come mai
    volevo chiederti se il termostato tado ha un modulo da collegare alla caldaia, oppure arrivano direttamente i fili a lui?
    non trovo nessuna descrizione da nessuna parte come si collega la parte caldaia
    grazie

    1. Henrik Sozzi

      Ciao Luigi,
      non vedi immediatamente il tuo commento perché i commenti vengono prima moderati, ovvero sono in uno stato in cui li devo approvare prima di comparire pubblicamente. E’ il modo di funzionamento predefinito di WordPress e mi permette di eliminare senza che compaiano mai i link di spam e pubblicità impropria per mantenere la massima qualità nei commenti così che possano essere utili a più persone possibile.
      Non sempre ho tempo subito di moderarli, a volte passa qualche giorno… Quando riesco lo faccio subito però.
      Nel merito ti ho già risposto nell’altro commento.

  10. Rosario

    Buonasera Henrik. Il tuo articolo è molto preciso, dirada molti dubbi a chi è diguino di automazione casalinga.
    Provo a riepilogare ciò che ho capito da diverse letture fatte in rete e dal tuo articolo.
    Il termostato cablato che qualcuno come me ha in casa serve a rilevare la temperatura. Se uno lo vuole può tramite esso o impostare degli orari di accensione fissi oppure accendere la caldaia in funzione di una certa differenza di temperatura tra quella rilevata e quella desiderata. Però questo ha qualche limite. In primis che la temperatura rilevata è quella di dove è posizionato il termostato. Poi che la temperatura desiderata una volta raggiunta sarà quella rilevata nella posizione del termostato. Quindi volendo una regolazione più precisa delle temperature nelle singole stanze, l’uso di sensori di temperatura singoli, mi pare, sia necessario. Volendo utilizzare delle valvole come quelle Tado o similari, a me sembra inevitabile sostituire anche il termostato cablato. Altrimenti come si fa ad escluderlo. Devi avere la caldaia sempre ‘accesa’, e gestire le temperature con le valvole termostatiche.
    Ho capito bene?
    Grazie dell’attenzione

    1. Henrik Sozzi

      Ciao Rosario, grazie per le belle parole. Come giustamente ti ha già risposto anche Daniele, non sei obbligato ad usare la rilevazione della temperatura del termostato cablato. Se ti è conveniente farlo perchè è già in una zona idonea puoi usarlo (io lo faccio), se invece ce l’hai in un’area inutile (ad esempio in un corridoio non riscaldato) puoi sempre escluderlo ed usare altri dispositivi.
      Con il sistema Tado, infatti, in ogni stanza puoi avere tre tipi diversi di dispositivi tra cui puoi scegliere tu quale usare come punto di rilevazione temperatura: il termostato cablato, le termovalvole e il termometro aggiuntivo (che ha l’aspetto identico al termostato cablato ma non ha i contatti posteriori)
      Visto che mettere un termometro aggiuntivo in ogni stanza diventa oneroso ti posso consigliare che, secondo me, la rilevazione dalle teste termostatiche è sufficiente per ambenti che richiedono meno “precisione” come stanze da letto e bagni.
      Per ambienti che vivi di più e con dimensioni maggiori, certo, meglio avere un punto di rilevazione lontano dal termosifone. Io uso il termostato cablato in sala / cucina (è un ambiente unico open space) e in mansarda dove ho il pc.
      Rispondendo alla tua ultima domanda si, certo, il termostato cablato è indispensabile se metti le termovalvole intelligenti e hai una caldaia indipendente. Diverso il caso in appartamento dove non ha una caldaia tua, in tal caso metti solo le termovalvole.
      Spero che queste informazioni ti siano utili, ricordo anch’io quando ho acquistato il sistema avevo mille dubbi… 🙂

  11. Daniele

    Rosario, io ho esattamente quello che chiedi tu.
    Il termostato cablato non avendolo in una stanza precisa l’ho impostato su spento, e serve cosi solo ad avviare la caldaia.
    Ma lo fa comunicando con le teste termostatiche, che per evitare una lettura troppo vicina al termosifone, vengono “pilotate” da sensori di temperatura posizionati il più vicino possibile alla zona dove voglio che arrivi a quella temperatura.
    Quindi ti suddividi teste e sensori in stanze , i sensori meglio se uno a stanza, a meno che una non sia la stanza del cablato, a quel punto puoi usare lui come rivelatore di temperatura della stanza.

  12. gigabyte2727

    Ciao e complimenti per l’articolo!
    Avendo già due termostati e dovendo configurare più di 11 stanze (limite di un singolo termostato) posso prendere due termostati e collegarli con 1 hub? La mia domanda è se devo prendere per forza un termostato in più, oppure il sensore di temperatura permette di essere configurato come regolatore di zona wireless.

    1. Henrik Sozzi

      Ciao, premesso che ti consiglio di fare la domanda al supporto Tado per avere la risposta più corretta possibile io ho letto la pagina del supporto Tado a riguardo e da quanto capisco al massimo 10 dispositivi possono comunicare con un regolatore di zona (ovvero un termostato intelligente). Occhio che si parla di “dispositivi”, non di stanze quindi se hai due termosifoni per stanza sono 5 stanze. Chiaramente stiamo parlando delle teste termostatiche intelligenti.
      Il limite massimo di dispositivi è 25 che non è chiaro se comprende i termostati e i termometri aggiuntivi o no. Per questo credo che chiedere al supporto sia l’opzione migliore.
      Riguardo alla tua domanda no, il sensore di temperatura è uguale al termostato ma senza i contatti quindi può essere usato per tutto ma non per comandare una caldaia o una elettrovalvola.

  13. undertherain

    Ariecchime.
    Installati il 02/03/2022 Internet Bridge, Termostato Intelligente cablato (ancora da collegare a contatto pulito in caldaia perchè devo aspettare installazione di schedina che poi userò anche per gestire impianto radiante (a pavimento) e n° 9 Testa Termostatica Intelligente.
    Ho già fatto un paio di post Facebook su gruppo “Tado Italian Group”, ma vedendo che non ne fai parte ho preferito scrivere anche quì.
    In sintesi, dato che tu ormai di TADO sei più esperto quasi di me di birra, ti dico… dato che in alcuni momenti ho un radiatore solo aperto, sono iniziati 3 tipi di rumori:

    1) Colpi forti alla valvola del radiatore, l’idraulico mi ha detto che dato che purtroppo la caldaia monta una valvola con regolazione manuale della portata dell’acqua, dovrò sostituirla mettendone una elettronica al fine di far scorrere “meno acqua” nel caso in cui la richiesta sia minore (leggi ad esempio un solo radiatore aperto), altrimenti la pressione sulla valvola è troppa ed accade questa cosa. Ho il sospetto che alla lunga si romperebbe pure la testa termostatica intelligente TADO installata… Accade solo a me questa cosa o è diffusa?
    2) Rumore di acqua che scorre forte all’interno del radiatore, mai sentita prima, che può essere?
    3) Rumore di acqua che scorre lentamente all’interno del radiatore, tipo come sei fosse qualcosa che “gocciola”, un ruscello, non so, mai sentita prima, che può essere?

    A distanza di una settimana ho anche ricevuto quest’e-mail ieri sera relativa ad uno dei due radiatori del salotto, ho verificato le 2 fetentissime batterie marca GP originali (davvero pezzenti quelli di TADO, con quello che se li fanno pagare, non ho parole…) e con tester mi risultano 1.55 V.
    Ti è mai capitata questa cosa?
    Durata media delle batterie?
    Da app viene segnalato il consumo parziale o semplicemente c’è icona batteria carica/batteria scarica?
    Vanno acquistate per forza le Panasonic Eneloop AA 1900 mAh NiMH come consigliato da loro o hai qualcosa da consigliarmi?

    So di aver scritto un poema ma, pietà, sono sempre stato logorroico quando cerco di capire… 😉

    1. Henrik Sozzi

      Ciao, scusa il ritardo ma necessitavi di una risposta articolata.
      Per quanto ne so tutte le tue corrette annotazioni sono dovute proprio alla pompa dell’acqua della caldaia. Questo è un problema che hanno tutti quelli che montano dei sistemi come Tado (ma tutti gli altri sistemi con valvole, anche non smart, sono uguali).
      Il motivo è questo: con un impianto “vecchio stile” ogni termosifone ha un rubinetto manuale che non continui ad aprire e chiudere ed un detentore (la valvola di solito posta sotto al termosifone) che regola la parzializzazione di ogni termosifone e viene normalmente regolata dal termotecnico durante l’installazione per bilanciare la quantità di calore così da uniformare tutte le stanze il più possibile.
      In questa modalità il flusso di acqua che passa in totale dal sistema è fisso, ha sempre cioè la stessa portata. La caldaia ha un pompa per far circolare l’acqua che normalmente ha qualche regolazione e una volta trovata la portata giusta quella rimane.
      Quando metti le valvole, però, i detentori li apri completamente (non ha più sensor “bilanciare”, visto che le valvole lo fanno in base alla temperatura in modo molto più efficiente!) e le valvole continuano a chiudere ed aprire risultando una portata di acqua notevolmente variabile da tutte le valvole aperte (giornata fredda, te rientri a casa e Tado scalda tutto. Questa situazione è la più simile all’impianto tradizionale), a quando un solo termosifone necessita di calore e Tado fa andare la caldaia per quel solo termosifone. In questo caso la portata dell’acqua è di parecchio inferiore e la regolazione della portata della pompa è sproporzionata.
      Nella condizione di quest’ultimo esempio (che è facile si verifichi di notte, di solito) succede che la pompa spinge tanta acqua in un sistema dalla bassa portata causando una velocità superiore al solito dell’acqua che circola nel circuito e affaticando di più la pompa. Il risultato sono quei suoni che descrivi nel punto 1 e 2.
      La soluzione “easy” che ti consigliano alcuni idraulici è di lasciare almeno un calorifero senza valvola sempre aperto. In tal modo il caso più “sfortunato” di cui sopra avrà una portata doppia per via del secondo calorifero che quindi ridurrà la velocità dell’acqua per via di raddoppiare la portata. Personalmente non mi piace tanto ma è un compromesso.
      La soluzione migliore, secondo me, è quella di sostituire la pompa in caldaia (o circolatore) con una a velocità variabile che spinga tanto quanto è necessario. Questa è la soluzione che hanno adottato nel condominio dove vivevo quando tutti i caloriferi sono stati dotati di valvole e centraline a norma di legge.
      Chiaro che questo ha un costo.
      Cosa ho fatto io? Ho un paio di caloriferi, su 10, con valvola termostatica manuale. Non sono aperti al 100% ma un grado di apertura lo hanno quasi sempre. Sono in stanze poco importanti (lavanderia e corridoio zona notte) e in tal modo la temperatura non supera comunque quella impostata dalla valvola termostatica manuale ma nel contempo aiutano ad aumentare la portata.
      Poi capita anche a me che ci siano volte dove va solo il calorifero della camera e di notte si sente la pressione dell’acqua. Sono 6 anni che ce l’ho così, a me non da fastidio (mi piace quasi, è un rumore bianco…) la caldaia è vecchia e prima o poi andrà cambiata ma da 6 anni appunto nessun problema. Però immagino dipenda da tanti fattori e non mi sento di darti un consiglio che rientra nella sfera di conoscenza di un idraulico. Ti consiglio, se hai un idraulico di fiducia, di chiedere consiglio a lui.
      Il 3) sembra piuttosto un calorifero (il più in alto dell’impianto…?) che ha accumulato dell’aria al suo interno. Spurgalo così che fuoriesca tutta l’aria (ricordati di riportare la pressione a quella nominale dell’impianto dopo averlo fatto) e vedrai che quel rumore non ci sarà più.
      Ad ogni modo l’unico elemento che può subire un problema è la pompa dell’acqua, non la testa termostatica di Tado che preme semplicemente sul perno della valvola termostatizzabile.
      Le batterie, considerando che le lascio dentro anche d’estate per rilevare la temperatura delle stanze, mi dura circa un anno. Qualche dispositivo qualcosa di più, qualcun’altro qualcosa di meno.
      Personalmente compro queste: per 0,34€ l’una compri 48 batterie che ti faranno dormire sonni tranquilli. Se ne prendi altre ricorda di cercare la sigla LR6 sulle batterie, è quel che consiglia l’assistenza di Tado. Tale sigla identifica le batterie alcaline che durano più del doppio rispetto alle normali pile zinco-carbone (ricordi la vecchia pubblicità delle Duracell…?) trovo quelle di Amazon il miglior acquisto in termini di rapporto spesa/qualità perchè sono quelle che mi durano circa un anno.
      In teoria si potrebbero usare anche le FR6 (al Litio) che arrivano a durare ancora di più ma il costo diventa sproporzionato, cioè a pari intervallo di tempo la scelta meno costosa è certamente LR6.
      Altra cosa importante, se non prendi quelle del mio link, è che le prendi a 1,5V in quanto quelle ricaricabili (non ci pensare nemmeno) a 1,2V non vanno bene.
      Beh dai, sono riuscito ad essere più logorroico di te…? 😀 Spero di averti dato le informazioni che cercavi!
      Ciao

      1. undertherain

        Ma scusa de che?
        Averne di risposte come le tue, sono sempre dietro ad impazzire sui vari gruppi Feisbuc dove o non rispondono o se lo fanno vanno di modalità accazzum con errori ortografici (e fossero solo ortografici…)…
        Mi hai spiegato a che diavolo serve tale detentore, per cui da come lavora il mio idraulico immagino che non avrà (come sempre) regolato un bel nulla, ma che le abbia lasciate tutte uguali, o peggio.
        Per cui mi stai dicendo che dovrei aprire completamente tali detentori, corretto?
        La “soluzione” che anche tu mi dici di lasciare aperto sempre un solo radiatore… anche no, odio i compromessi, soprattutto quando me li dice uno che è abituato a risolvere le cose sempre con tale modalità accazzum (il mio idraulico), per cui… sto aspettando che mi dica quanto mi costi sostituire la pompa in caldaia, cosa che già mi ha detto lui, anche se, ripeto, mi sta molto sulle paxxe che si lavori sempre “tanto per”, un impianto anche se tradizionale non è che se lascio aperto un solo radiatore deve fare casino (ed i forti bang avvengono sulle valvole del radiatore per cui, e secondo me nemmeno tanto alla lunga, si rompono), si pagano fior di quattrini e quando poi chiedi come mai c’è un problema rispondono sempre che l’impianto deve funzionare normalmente e che non è colpa loro se io sono pazzo se ne voglio tenere aperto solo uno… stendiamo un velo pietoso va.
        Riguardo il fatto dei rumori piacevoli… ti posso dire che siamo allineati, ma se a qualun altro danno fastidio io sono tenuto a cercare di non farli sentire più… 😉
        Comunque sottolineo che mi è stato detto da idraulico che se continua a sentirsi il rumore di forti colpi su una valvola, alla fine si danneggia perchè è la forte pressione che insiste sulla stessa, per cui… va sistemata la cosa.
        Riguardo le batterie… manco sapevo che R6 = zinco-carbone e LR6 = alcalino nello standard IEC, non finisci mai di farmi scoprire qualcosa di “nuovo” (stupidamente pensavo che fosse semplicemente un altro modo di dimensionarle tipo AA, etc.)…
        Il link mi sa che WordPress.com se l’è risucchiato ( 😉 ), per cui se lo rimetti in modalità camouflage… 😉
        Da manuale TADO vedo che consigliano le PANASONIC Eneloop Ni-MH 1.900 mAh (che poi trovi anche più recenti da 2.000 mAh) che da quanto ho capito sono ricaricabili a 1.2V (ho visto che ci sono anche tali “Eneloop PRO” ma vengono via 2 reni e li ho già venduti entrambi per TADARE casa, e mica ho finito…).
        Qualche sera fa mi è arrivata una simpatica e-mail da TADO: “Gentile cliente, abbiamo notato che le batterie della Testa Termostatica Intelligente VAXXXXXXXX della stanza Salotto sono quasi esaurite. La Testa Termostatica Intelligente necessita due nuove batterie alcaline AA (LR6) o due batterie ricaricabili Panasonic Eneloop AA 1900 mAh NiMH. Non ti preoccupare se non riesci a cambiare le batterie immediatamente; l’attuale carica, infatti, garantisce almeno un’altra settimana di autonomia. Se la carica delle batterie non dovesse esser sufficiente a garantire il corretto funzionamento, la Testa Termostatica Intelligente chiuderà automaticamente la valvola del radiatore e il riscaldamento rimarrà spento fino a quando non sostituirai le batterie.”.
        Voglio sperare che sia stato una caduta di tensione (o quellocheè) ad opera della schifos… AA GP originale TADO (ammazza che pezzenti, con quello che costano manco delle batterie decenti…) dato che ho provveduto a misurarla con tester e segna sempre 1.5 V.
        Ti posso dire che al momento ho preso kit base con termostato cablato + 9 teste termostatiche per il primo piano e 4 termostati cablati per quello che sarà l’impianto radiante della mansarda che a giorni mi mette l’idraulico.
        Ti posso anche dire che non avendo nulla su HA come te mi sa che per avere una rilevazione fatta bene però dovrò prendere altri 6 e sottolineo 6 termostati WiFi in modo da leggere correttamente le temperature nelle stanze perchè leggerla sulla testa montata sul radiatore è una cosa molto approssimativa e stai dietro ad impazzire a regolarle giocando con la temperatura di Offset della stanza da app TADO, tu come hai fatto?
        Uhm… secondo me tu gestisci tutto da HA e rilevi le temperature magari con qualcosa di Xiaomi/Aqara…
        Come vedi a livello “logorroicità”, comunque, sei solo un dilettante… 😉
        Grazie ancora.

        1. undertherain

          Dopo il caffè ho verificato i 9 detentori e come pensavo… figurati… tutti già completamente aperti tranne quello del termoarredo in bagno.
          Dato che tutti i radiatori tranne termoarredo bagno ed un calorifero in altro bagno piccolo erano già dotate di teste termostatiche FAR… li avranno lasciati aperti al 100%.
          Tradotto… mi sa che quando viene gli faccio fare pulizia impianto con apposito liquido che ho visto che si può immettere per pure, etc..
          Curiosità: tu ogni anno sfiati ogni radiatore facendo uscire un poco d’acqua o no?
          Io mai fatto in più di 10 anni, infatti le valvoline erano tutte intasate ed aprendo non usciva manco l’acqua, le ha dovute pulire l’idraulico con uno spillo.
          E per concludere.. mi avevano anche detto che si poteva mettere una semplice valvola di sfiato o non so che nella borchia del collettore od anche direttamente in uscita in caldaia che se c’è troppa pressione manda l’acqua in caldaia al posto di mandarla ai radiatori, soluzione che si faceva prima dell’avvento delle pompe elettroniche, ma figurati te se l’idraulico ci aveva minimamente pensato…

          1. Henrik Sozzi

            Non lo faccio ogni anno così. Tendenzialmente l’aria nell’impianto sale verso l’alto e si accumula sul calorifero più in alto nell’impianto. Io ne ho uno in particolare, in caldaia, che sembra accumulare le bolle d’aria e quando sento il rumore di gocciolamento che descrivevi e il calorifero non completamente caldo (da una parte caldo dall’altra no) è il momento di spurgare. Dopo averlo fatto devi andare in caldaia a riaumentare la pressione al livello nominale.

        2. Henrik Sozzi

          Ciao, mi sono documentato un po’ sulle batterie ed ho scoperto l’arcano. Secondo l’articolo del supporto di Tado [LINK] le valvole precedenti al 2019 (le mie…) non accettano batterie ricaricabili. Ci ero rimasto male di averti dato un’informazione non corretta. Non sapevo che dal 2019 c’è una nuova revisione di valvole (VA02 o quelle basic) che accettano batterie ricaricabili…
          Il link c’era nel mio commento sulla parola “queste” ma era poco visibile perché i link non sono sottolineati. Riporto il link anche qui delle batterie che compro io e con cui mi sono sempre trovato benissimo: https://amzn.to/403X9bP
          I detentori si, devi aprirli tutti al 100% con le valvole termostatiche.
          Per la temperatura ho preso un termometro aggiuntivo. Cucina e soggiorno (open space a casa mia) prendono la temperatura dal termostato intelligente, il termometro aggiuntivo l’ho messo in mansarda. Camere da letto e bagni sono contento di come si comporta usando la temperatura dalla termovalvola.
          Sconsiglio di agire sull’offset usando un sensore esterno per diversi motivi: continui a far chiudere/aprire la valvola accorciando la vita delle batterie e comunque stai “stuprando” il sistema, che non prevede che continui a spostare quel dato, probabilmente gli algoritmi di tado non rispondono in modo ottimale. Inoltre è un’integrazione cloud polling e i tempi di reazione non sono brevissimi, purtroppo.

          1. undertherain

            Beh qua i caloriferi sono tutti al primo piano, tranne uno sulla scala leggermente più in basso.
            Comunque non temere… appena passa l’idraulico a finire i lavori per il nuovo impianto radiante… lo aspetto con un randellone in mano… se sento mezzo gocciolio… brrrr… 😉
            Quindi… non ho capito… fai uscire un bicchiere d’acqua circa da ogni radiatore, una volta l’anno, presumo prima di accendere la caldaia pre-winter?
            Bella per te, e sempre grazie.

          2. Lorenzo

            Ciao Henrik!
            Domanda particolare: vorrei controllare il mio climatizzatore con Tado per sfruttarne tutti i vantaggi inclusa integrazione in HA.

            Non posso usare lo specifico sistema con controllo tramite IR perchè i miei ventilconvettori sono comandati via filo tramite due fili credo con un contatto pulito.

            Si tratta di un impianto daikin.

            Secondo te un termostato Tado potrebbe funzionare a tale scopo?

            Grazie per tutti i consigli che dai sul tuo sito 🙂 sono un neofita e sto seguenti ognuna delle tue guide passo passo con enorme soddisfazione!

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